Quando si decide di organizzare una vacanza a Parigi, si tende sempre ad allargare il tour anche nelle zone limitrofe e in particolare a Versailles: l’escursione da Parigi a Versailles è una delle cose da fare assolutamente per i più grandi appassionati di storia. A Versailles si trova infatti la sontuosa Reggia voluta dall’imperatore Luigi XIV, luogo dove si sono scritte alcune delle pagine di storia più memorabili, ma anche tristi, di Francia ma anche d’Europa.
Come raggiungere Versailles da Parigi e dove mangiare
Già nel 1038 si parlava di Versailles come un piccolo villaggio di proprietà dell’Abbazia di Saint-Pierre a Chartres e solo nel 1623 l’intera proprietà viene ceduta al monarca Luigi XIII. Quest’ultimo vi costruisce un casino di caccia, che sarà trasformato poi da Luigi XIV (il Re Sole) in quello che è uno dei più bei palazzi reali al mondo.
Nonostante sia una reggia molto vasta, alla stregua dei suoi immensi giardini, un giorno intero può bastare per visitare il meglio di Versailles, restando in loco anche per un pranzo veloce. Nell’area della reggia infatti non mancano punti ristoro e ristoranti, nonostante non siano propriamente economici. Il vantaggio però è quello di non allontanarsi da questa meraviglia architettonica e non perdere tempo nella ricerca, all’esterno della stessa, di un luogo economico dove mangiare. L’alternativa, apprezzata da molti, è quella di portare con sé un pranzo al sacco e fare un pic-nic nelle aree adibite negli stessi giardini di Versailles.
Versailles può essere raggiunta da Parigi in circa 45 minuti non solo con mezzo autonomo, ma anche in tour privato o in autobus: le linee consigliate sono la numero 171 oppure gli autobus della Versailles Express. L’alternativa più veloce è il treno RER-C che ferma a Versailles-Rive Gauche oppure la semplice metropolitana.
Alla scoperta della Reggia di Versailles
Tra gli ambienti più iconici di Versailles c’è senza dubbio la Galleria degli Specchi, impreziosita da stucchi, dipinti di Le Brun e soprattutto più di 350 specchi che riflettono la luce proveniente dalle antistanti finestre. Questa galleria ospitava incontri diplomatici ma soprattutto feste e banchetti reali, con tanto di trono che veniva posizionato nel fondo della sala: l’atmosfera di sera doveva essere davvero sfarzosa e intima al tempo stesso, con le 3000 candele che venivano accese per fare abbastanza luce. Nella Galleria degli Specchi fu firmato anche il Trattato di Versailles nel giugno del 1919, l’atto che di fatto pose fine alla Grande Guerra.
Tra le sale più belle della reggia ci sono poi gli Appartamenti del Re con tanto di ori e tessuti broccati, affiancati dalla Sala delle Guardie dove erano di stanza appunto le guardie del corpo dell’imperatore. Altrettanto bella è la Camera della Regina, con le cariatidi bronzee che decorano il soffitto, il monumentale letto a baldacchino in chiaro stile rococò e il camino con sopra il busto di Maria Antonietta. La sovrana si sposò proprio a Versailles, all’interno della bellissima Cappella Reale, con Luigi XVI.
Molto interessanti sono poi la Sala dei Giochi di Luigi XVI (con tanto di biliardo e tavolo da tric-trac), il Salone della Pace e il Salone della Guerra, con un elegante soffitto a cupola e dove spicca un bellissimo bassorilievo che raffigura il Re Sole in groppa al suo destriero.
Imperdibile è poi il Cour de Marbre, il cortile più bello di tutta Versailles, completamente pavimentato in marmo nero e bianco: qui vi si svolgevano solitamente piccoli spettacoli teatrali.
L’incantevole parco della Reggia di Versailles
L’UNESCO ha dichiarato i giardini di Versailles Patrimonio dell’Umanità e in effetti sono un vero e proprio gioiello dove natura e arte si fondono magnificamente tra aiuole, boschetti, giardini, sculture e monumentali fontane tra le quali spicca Le Buffet d’Eau risalente al 1703. Famosa è la prospettiva realizzata da André Le Nôtre ben visibile dalla Galleria degli Specchi, ma anche il Grand Canal lungo circa 1670 mt: si pensi che all’epoca di Luigi XIV vi venivano fatti galleggiare vascelli e imbarcazioni in miniatura, comprese due gondole donate, con tanto di gondolieri, dalla Serenissima Repubblica di Venezia allo stesso Re Sole.
Ogni anno i giardini di Versailles sono protagonisti dell’evento “Fontane Musicali a Versailles”, con tutte le fontane del parco che, tra fantastici giochi d’acqua e musica barocca, sorprendono i turisti di tutto il mondo.
Visitando il parco di Versailles si scorgono due edifici di indubbia eleganza: il primo è il Grand Trianon, progettato da Hardouin Mansart per volere del re Luigi XIV che volle farne una sorta di nido d’amore da vivere con la dama di Montespan.
C’è poi il Petit Trianon, piccolo edificio dalle linee sobrie ed eleganti legato alla figura di Maria Antonietta, che qui si rifugiava per allontanarsi dalla stancante vita di corte: in realtà il Petit Trianon è stato costruito per volere di Luigi XV per la sua favorita, Madame de Pompadour. Visitando gli interni di questa dependance, curiosando da una finestra, si può scorgere il romantico Tempio dell’Amore, costruito nella seconda metà del ‘700: lo stile neoclassico prorompe nelle colonnine corinzie e nella pittoresca cupola leggermente ribassata.
In realtà tra i rifugi della regina Maria Antonietta c’era anche il Borgo della Regina: all’apparenza sembra una sorta di fattoria (con tanto di mulino, stalla, laghetto e frutteti) dove la sovrana si divertiva ad indossare abiti da popolana, vivendo una vita ben lontana dai fasti e i lussi alla quale era stata abituata sin dalla nascita.